Quotidiano del Sud – 9 giugno 2021

Cutro Presentato il sito Internet del Centro studi e ricerche Diego Tajani

Ponte antimafia con Vietri e l’Emilia

Il presidente Mesoraca: «Presidio di legalità per la battaglia culturale contro le mafie»

di ANOTONIO ANASTASI

«E’ una tappa di un percorso che parte da lontano e vuole andare lontano». Così l’ex senatore Maurizio Mesoraca, presidente del neo costituito Centro studi e ricerche Diego Tajani, ha esordito nell’aprire la conferenza stampa svoltasi ieri nella sala consiliare del Comune di Crotone per presentare il sito Internet – www.centrostuditajani.it – dell’associazione, composta da un gruppo di studiosi e professionisti, che intende promuovere la ricerca storiografica su Diego Tajani, valorizzarne l’opera e il pensiero, contribuire alla diffusione della cultura della legalità anche attraverso l’elaborazione di studi qualificati sul fenomeno mafioso e l’attivazione di laboratori aperti alla società.
Magistrato, avvocato, statista, Tajani, nato a Cutro ma proveniente da una famiglia di notabili di  Vietri sul Mare, nel corso della sua attività parlamentare si distinse anche per il  discorso che fece contro la mafia l’11 giugno del 1875, un’analisi tra le più acute mai  pronunciate – la prima in assoluto in un’aula parlamentare – poiché mise in evidenza  la collusione tra alcuni settori delle istituzioni e le organizzazioni criminali.
Il Centro  intende, inoltre, promuovere e sostenere la formazione di giovani e giovani adulti  facilitando lo sviluppo e la diffusione di valori e conoscenze, competenze e abilità utili  a progettare e realizzare iniziative innovative in armonia con le qualità e le vocazioni  del territorio. Un’attività che parte da lontano, dunque, ha detto Mesoraca ricordando la raccolta degli scritti parlamentari di Tajani da lui già avviata, un convegno svoltosi alcuni decenni fa e la biografia da lui curata, e annunciando la prossima presentazione del Centro a Cutro, Vietri sul Mare e Reggio Emilia, meta dell’esodo di migliaia di cutresi emigrati e epicentro della proiezione al Nord della ‘ndrangheta cutrese, oggetto del maxi processo Aemilia. «Ci poniamo tre obiettivi: quello di divenire presidio di legalità conducendo una battaglia culturale contro le mafie, quello di far conoscere la figura di Tajani ai giovani con incontri nelle scuole, quello di affrontare il problema specifico del Mezzogiorno tenendo fermo il dettato costituzionale», ha detto il presidente del Centro studi. In particolare, Mesoraca si è soffermato sulla modernità della figura di Tajani, che «perseguì pezzi di istituzioni colluse con la mafia», e ha sottolineato «l’importanza di studiare questa realtà, perché spesso nel Sud le cose non funzionano e si fanno solo proclami e si parla non sulla base dei dati».
Il sito è stato illustrato da Giuseppe Condello, direttore del Centro studi, il quale ha insistito sulle «attività di ricerca e formazione e messa a disposizione delle fonti» ma anche sulla promozione di «eventi divulgativi e interattivi» e «l’impatto sociale permanente derivante dal rapporto con la scuola» che l’associazione intende avviare.
Il Centro, è presieduto da Maurizio Mesoraca; la vicepresidente è Francesca Falcone, il direttore Giuseppe Condello, segretario Giuseppe Spagnolo, tesoriere Alberto Fabiani. Del consiglio direttivo fanno parte anche Antonio Anastasi, Luigi Camposano, Marco Ciconte, Alessandra Mesoraca, Francesca Travierso.
Il Centro intende avviare collaborazioni istituzionali con le amministrazioni comunali di Cutro, Vietri sul Mare e Reggio Emilia. E ieri i rappresentanti dei Comuni delle tre città sono intervenute in collegamento tramite videoconferenza. L’assessore comunale di Reggio Emilia Lanfranco De Franco ha parlato di «un importante impegno» perché la «battaglia culturale contro le mafie va fatta non solo nei territori di nascita ma a livello nazionale». La consigliera comunale reggiana Palmina Perri, di origini cutresi, ha sottolineato la «portata enorme» dell’iniziativa ritenendola «necessaria per dare una svolta a una deriva a cui le due comunità sono arrivate a causa del fenomeno mafioso». «Non è più il momento dell’indifferenza – ha aggiunto – la formazione è l’unica strada per una nuova consapevolezza». Da Vietri sono intervenuti il sindaco, Giovanni De Simone, che ha ricordato le iniziative già avviate con Mesoraca per promuovere la figura di Tajani, e Antonio Patia, presidente della Congrega letteraria, che ha auspicato un «coinvolgimento fattivo delle nuove generazioni». Il commissario straordinario del Comune di Cutro, Domenico Mannino, ha evidenziato «l’importanza di iniziative come questa perché contribuiscono a far comprendere ai cittadini che i cutresi non hanno l’etichetta dei mafiosi». Richiamando le numerose inchieste antimafia che si sono succedute negli ultimi anni e vari riferimenti all’attualità, Mannino ha ricordato che «l’intervento dello Stato non è contro i cutresi ma avviene per eliminare le patologie che hanno portato allo scioglimento del Comune».

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